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Lotta alla plastica in mare

Il Ministro Costa al lavoro per avere a breve una legge per il recupero della plastica in mare.

Lotta alla plastica in mare

Una legge per consentire il recupero della plastica in mare, con il coinvolgimento dei pescatori, "grande risorsa del Paese". Ad annunciarlo il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, intervenuto a Roma alla presentazione di “Mediterraneo da remare”, campagna promossa da Univerde e Marevivo per sensibilizzare l'opinione pubblica sull’importanza di tutelare il mare.

"Penso di incardinare nelle prossime settimane la prima legge sul mare che parla in particolare della plastica nel mare – ha spiegato Costa – seguendo la linea indicata dalle direttive comunitarie, che intendiamo anticipare in Italia”.

“Ma non si tratta di una legge contro qualcuno - ha spiegato il Ministro – inseriremo un primo step sull'economia circolare, quindi punteremo sul riuso della plastica. Gli imprenditori saranno dalla nostra parte, tutelando allo stesso tempo l'ambiente".

Il passo successivo, ha continuato il Ministro "sarà quello di utilizzare la grande risorsa del Paese che sono i nostri pescatori. Ormai – ha aggiunto -  il 50% del loro pescato è plastica. Attualmente non lo possono nemmeno portare a terra, quindi interverremo sulla legge, la 152/2006, il codice dell'ambiente, per consentire loro di portare la plastica a terra. In questo modo potranno svolgere un servizio sociale, con il sostegno del Ministero dell'Ambiente. Potranno pulire il mare senza rischiare conseguenze giuridiche e alimentando i consorzi del riciclo”.

Intanto è stato firmato il 3 Luglio 2018 alla Regione Lazio un protocollo con Arpa Lazio e Corepla finalizzato al recupero e riciclo delle plastiche in mare: il progetto sarà sperimentale e avrà la durata di un anno a partire da luglio 2018. L'accordo consentirà la verifica e la misurazione delle quantità e delle tipologie dei rifiuti recuperati dalle imbarcazioni. Una puntuale attività di analisi permetterà poi di valutare l'effettiva riciclabilità dei rifiuti e di trasformare una minaccia ambientale in una reale opportunità economica per il territorio.

Ecco i provvedimenti al centro dell’accordo:

  • favorire recupero e riciclo dei materiali presenti in mare grazie alla collaborazione dei pescherecci che operano lungo il litorale laziale e attraverso procedure concordate con le autorità competenti e i rappresentanti delle categorie coinvolte.
  • trasformare una minaccia ambientale in una reale opportunità economica per il territorio incentivando lo sviluppo di un’economia circolare e promuovendo una filiera industriale della plastica.
  • Tre saranno i principali ambiti di attuazione del Protocollo: i porti, in primo luogo. Nei prossimi giorni COREPLA, Regione e ARPA, infatti, lavoreranno insieme alle Autorità del sistema portuale, alle Capitanerie di Porto, alle associazioni dei pescatori e ai Comuni coinvolti per gestire, verificare, analizzare e misurare le quantità e le tipologie dei rifiuti provenienti dalle imbarcazioni e scaricati in uno o più porti della regione: un’attività sperimentale di analisi permetterà di valutarne l’effettiva riciclabilità. 
  • Nell’ambito dei Comuni costieri e a servizio delle Amministrazioni comunali che avvieranno nuovi servizi di raccolta, il Protocollo di intesa prevede la pianificazione di iniziative di comunicazione territoriale, per stimolare comportamenti virtuosi negli amministratori e nei cittadini.
  • Infine, le scuole: nel corso dell’anno scolastico 2018/2019, COREPLA e Regione Lazio metteranno a punto campagne di educazione ambientale a partire dalla distribuzione alle scuole primarie laziali del kit didattico “RICICLALA! Il gioco della raccolta e del riciclo della plastica”. Il protocollo, di durata annuale, permetterà ai soggetti coinvolti di confrontarsi e condividere dati sulla raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggi in plastica, con particolare attenzione alla quantità e alla qualità.

“L'80% dei rifiuti nel mare è rappresentato da plastica. Per fortuna nel mondo ci sono già molte reazioni di associazioni e istituzioni che hanno aperto un fronte su questo tema, noi vorremmo essere la prima Regione italiana che, nel senso positivo del termine, istituzionalizza una forma permanente di reazione a un fenomeno molto grave basandola sull'idea di fare squadra. Non con ciascuno chiuso nelle sue pur legittime competenze ma costruendo una opportunità per mettere in rete tutti gli attori del mare con l'obiettivo comune della guerra all'inquinamento delle plastiche in mare – parole del presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: è l'inizio di una strategia più globale nella Regione Lazio  Grazie a Corepla e Arpa, perché oggi è un arrivo insieme e coordinato delle istituzioni su un tema molto sentito, anche se purtroppo non da tutti i cittadini perché alcuni il mare lo sporcano e speriamo di poter essere loro da esempio”.


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