Cordenons, inaugurato il nuovo impianto per il trattamento dei rifiuti
Oltre 16 milioni di euro di investimento per il nuovo impianto di discarica in provincia di Pordenone.

Inaugurato il 29 giugno e già entrato a regime il nuovo impianto per il trattamento dei rifiuti non pericolosi, concepito e realizzato partendo dalle più avanzate esperienze in questo settore a livello nazionale, in linea con la volontà di incrementare la disponibilità impiantistica prevista nel Piano della Regione Friuli Venezia Giulia di Gestione dei Rifiuti Speciali.
L’impianto - destinato prioritariamente a ricevere rifiuti provenienti dal ciclo di trattamento degli urbani e assimilati provenienti da impianti ubicati sul territorio regionale - è suddiviso in otto celle, quattro delle quali prossime al collaudo, e in totale sarà capace di trattare un quantitativo complessivo di circa 700.000 tonnellate di rifiuti indicativamente in 7 anni (2019-2026).
Al taglio del nastro hanno partecipato il Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, le principali istituzioni locali e i vertici della multiutility, Tomaso Tommasi di Vignano, Presidente Esecutivo del Gruppo Hera e Andrea Ramonda, Amministratore Delegato di Herambiente. Un tassello che va a rafforzare ulteriormente la presenza del Gruppo Hera in regione, aggiungendo un altro importante impianto a quelli già esistenti, come il termovalorizzatore di Trieste e l’impianto di stoccaggio e gestione rifiuti speciali di San Vito al Tagliamento, tutti gestiti da Herambiente.
L’impianto di Cordenons mette a valore un investimento complessivo di oltre 16 milioni di euro e costituirà un importante elemento di sicurezza per la gestione ambientale del territorio, con l’obiettivo di rispondere alla crescente domanda di corretto trattamento di rifiuti del sistema economico locale.
L’impianto è stato realizzato e sarà gestito da Herambiente, società del Gruppo Hera, primo operatore nazionale nel settore ambiente con quasi 7 milioni di tonnellate di rifiuti gestiti ogni anno e 90 impianti in tutta Italia.
L’impegno per la sicurezza ambientale
Sotto il profilo della sicurezza ambientale, l’aspetto di maggiore interesse della discarica è certamente il sistema di impermeabilizzazione predisposto per il fondo delle celle e progettato nel rispetto di tutte le normative vigenti.
Il sistema prevede anzitutto uno strato di argilla compattata estremamente impermeabile, rigorosamente controllato e collaudato grazie a numerose prove sul campo. Inoltre, al fine di completare l’impermeabilizzazione del fondo, sono stati posati teli in polietilene ad alta densità, saldati tra loro mediante un processo termico controllato e certificato, per garantire la totale assenza di punti di debolezza. Il percolato, costituito dalle acque meteoriche entrate in contatto con i rifiuti, verrà raccolto sul fondo tramite uno strato drenante in inerti e tubazioni fessurate, per poi essere successivamente estratto e fatto confluire verso i serbatoi di stoccaggio, da cui sarà trasportato verso gli appositi impianti di trattamento.
I rifiuti conferiti nel nuovo impianto consentiranno la produzione di biogas, un combustibile rinnovabile al 100% che verrà captato, raccolto e trattato con l’utilizzo delle migliori tecnologie e successivamente in base a valutazioni tecniche sulla quantità e qualità verrà valutata la possibilità di recupero energetico.
Un impianto certificato a tutela di qualità, ambiente e sicurezza
La gestione dei rifiuti e le attività di recupero di materia ed energia verranno svolte senza pregiudicare la qualità dell'ambiente circostante. Il Gruppo Hera, lavorando sempre a stretto contatto con le Amministrazioni locali, svolge infatti le proprie attività nel massimo rispetto del territorio e perseguendo le soluzioni a minor impatto complessivo per l'ambiente.
Tale impegno si esplica anche attraverso l’adozione di tutti gli strumenti necessari per contribuire alla protezione e tutela dell’ambiente, delle risorse, della salute e sicurezza dei lavoratori. Le certificazioni in possesso di Herambiente dimostrano in tal senso l’attenzione da sempre profusa verso queste tematiche di qualità, ambiente e sicurezza. La società ha infatti implementato un sistema di gestione integrato e certificato secondo le norme UNI EN ISO 14001, 9001, OHSAS 18001 e ha ottenuto la registrazione EMAS per 18 siti impiantistici, corrispondenti a oltre 30 impianti di trattamento rifiuti. Le suddette certificazioni saranno estese nei prossimi mesi anche al nuovo impianto di Cordenons.
La collaborazione con l’Associazione Naturalistica Cordenonese per armonizzare impianto e territorio
Il sito impiantistico è prossimo a un'area naturalistica di primaria importanza sia per la città che per la Regione: la “Zona di protezione speciale – Magredi di Pordenone” di cui fa parte il “Zona di conservazione speciale – Risorgive di Vinchiaruzzo”. In questo contesto di pregio ambientale Herambiente collabora attivamente con gli attori del territorio, in particolare con l’Associazione Naturalistica Cordenonese, al fine di preservare e valorizzare l’habitat naturale del luogo. Ad oggi l’area delle Risorgive è già in parte visitabile seguendo un percorso di circa 1 km e infatti sono molte le scolaresche, ma anche i cittadini che decidono di passeggiare immersi nella natura, per studiare e ammirare la fauna e la flora locali. Per valorizzare ulteriormente le caratteristiche naturali del luogo, è stato studiato un progetto di miglioramento ambientale della durata di 9 anni (dal 2020 al 2028) che coinvolgerà ulteriori 15 ettari circa di terreno, ad oggi fortemente antropizzati, con l’obiettivo di ripristinare lo stato originario dell’area attraverso specifiche lavorazioni e la reintroduzione della flora autoctona. Herambiente sosterrà economicamente l’intero progetto mentre la gestione operativa sarà a cura dell’Associazione Naturalistica Cordenonese. Il tutto ha l’obiettivo di tutelare e valorizzare l’ambiente naturale, promuovendone la conoscenza da parte dei cittadini.
Nella foto in apertura il taglio del nastro da sx: Delle Vedove, Fedriga e Tommasi.