Koster inaugura l’impianto per la produzione di biometano
L’impianto Koster produce biometano gassoso per autotrazione, valorizzando FORSU e fanghi attraverso digestione anaerobica.
Fondata nel 2002 a San Nazzaro Sesia (NO), KOSTER Srl è oggi una realtà dinamica nel settore della gestione ambientale, della valorizzazione dei rifiuti e della produzione di energia da fonti rinnovabili.
Negli anni, l’azienda ha costruito un sistema industriale integrato, capace di unire innovazione, sostenibilità e sviluppo del territorio. Con oltre 100 dipendenti, KOSTER opera attraverso impianti tecnologicamente avanzati: dalla selezione dei rifiuti, al trattamento della frazione organica, fino alla produzione di biometano.
L’impianto di Koster S.r.l. a San Nazzaro Sesia produce biometano gassoso per autotrazione, valorizzando FORSU e fanghi attraverso digestione anaerobica.
L’impianto di biometano di Koster è un esempio di innovazione nel campo del trattamento dei rifiuti organici. Progettato e sviluppato in collaborazione con Cesaro Mac Import, l'impianto è stato concepito per trasformare circa 50.000-60.000 tonnellate di rifiuti all'anno in biometano, grazie a un sistema di digestione anaerobica che avviene all'interno di due digestori da 2.100 m³ ciascuno.
Il processo di produzione del biometano nell’impianto Koster si sviluppa in diverse fasi:
- Conferimento dei rifiuti e pretrattamento: i rifiuti organici, provenienti dalla raccolta differenziata e dai rifiuti verdi, vengono conferiti all’impianto dove vengono pretrattati attraverso una prima fase di triturazione grossolana e successivamente vagliati per rimuovere eventuali sacchetti.
- Digestione anaerobica: la miscela viene poi inviata ai digestori con tecnologia Plug&Fow, dove subisce il processo di digestione anaerobica, un trattamento biologico che avviene in assenza di ossigeno. In questa fase, i microrganismi trasformano la materia organica in biogas, composto principalmente da metano e anidride carbonica.
- Miscelazione:al termine della digestione il materiale estratto (digestato) viene avviato ad un miscelatore UM320 Cesaro Mac Import e miscelato con i sovvalli da ricircolo della fase di compostaggio e rifiuto verde triturato al fine di ottenere una miscela omogenea e sufficientemente porosa e areata per la successiva fase di compostaggio.
- Fase aerobica nei biotunnel: dopo la digestione, il materiale residuo viene trasferito nei biotunnel con tecnologia Il Girasole Tunnel Composting, dove subisce un’ulteriore fase aerobica per stabilizzare la materia organica. Questa fase è essenziale per ridurre ulteriormente il volume dei rifiuti e preparare il materiale per i successivi trattamenti.
- Vagliatura e maturazione: il materiale stabilizzato passa quindi attraverso un processo di vagliatura per separare le frazioni residue non digeribili. Successivamente, il compost ottenuto viene fatto maturare per circa 90-100 giorni, fino a diventare un prodotto finito adatto all'uso in agricoltura.
- Upgrading del biogas a biometano: il biogas prodotto durante la digestione anaerobica viene purificato attraverso un sistema di upgrading che rimuove le impurità e l'anidride carbonica, trasformandolo in biometano di alta qualità (99,8% di purezza) pronto per l'immissione in rete.
L’upgrading del biogas è affidato alla consolidata e innovativa tecnologia BIOCH4NGE® di AB, che utilizza un sistema a membrane polimeriche selettive per separare il metano (CH₄) dall’anidride carbonica (CO₂) presente nel biogas grezzo. Il processo inizia con la purificazione del biogas tramite filtri a carboni attivi, seguita dalla compressione e raffreddamento del gas. Successivamente, il biogas attraversa tre stadi di membrane che consentono la separazione efficiente del metano dalla CO₂, ottenendo un biometano di alta qualità. Questo sistema offre elevata efficienza energetica, flessibilità operativa e bassi consumi. L’impianto tratta fino a 50.000 tonnellate annue, generando 11,4 milioni di Smc di biogas e 6,4 milioni di Smc di biometano all’anno. Il gas può essere immesso in rete o utilizzato per autotrazione grazie alla liquefazione, stoccaggio e successiva rigassificazione in forma compressa (GNC). L’intero processo rispetta le migliori tecniche disponibili (BAT), garantendo sostenibilità e massima efficienza ambientale.
A supporto dell’impianto, KOSTER ha realizzato anche un distributore di carburanti alternativi (LNG e CNG), attivo dal 5 gennaio 2025, situato all’interno della strada privata aziendale. Il distributore è aperto al pubblico ed è in grado di rifornire sia veicoli alimentati a gas naturale liquefatto (LNG) sia a gas naturale compresso (CNG), diventando un punto di riferimento per il rifornimento sostenibile nella zona.
La gestione dei trasporti KOSTER è affidata a LOGTER, società del gruppo specializzata in logistica ambientale. Coerentemente con i valori di sostenibilità e innovazione, LOGTER ha recentemente rinnovato la propria flotta, puntando su veicoli IVECO alimentati a metano, nello specifico bilici alimentati a LNG, ideali per tratte medio-lunghe e a basso impatto ambientale, e camion scarrabili alimentati a GNC, perfetti per il servizio locale e il trasporto rifiuti. Infatti, l’inaugurazione è stata anche l’occasione per la consegna da parte di Iveco di sei nuovi IVECO S-Way, di cui quattro alimentati a LNG e due a CNG.
Costanzo Borda, Amministratore Koster, ha dichiarato: “Siamo orgogliosi di inaugurare un impianto che rappresenta non solo un traguardo per la nostra azienda, ma anche un punto di partenza verso un futuro ancora più ambizioso. Questa giornata ci permette di ripercorrere la storia di KOSTER, un’impresa nata nel 2002 e cresciuta grazie all’impegno costante di tanti collaboratori che hanno condiviso una visione chiara: trasformare i rifiuti in valore, investendo in tecnologie, competenze e sostenibilità vera. Viviamo in un’epoca in cui tutti parlano di sostenibilità, ma è un po’ come una gara: in pochi arrivano davvero fino in fondo. Questo impianto è un esempio concreto di come noi di KOSTER siamo riusciti a passare dalle parole ai fatti. Ringrazio tutti i miei collaboratori e il mio team, che da oggi in avanti è pronto ad accettare nuove sfide per realizzare e gestire impianti da energie rinnovabili, nel solco di un’innovazione circolare che solo chi, come noi, ha saputo metterla in pratica sul campo può davvero comprendere. Oggi produciamo biometano dai rifiuti, ma domani saremo in grado di generare idrogeno dagli scarti agricoli. Questo è il futuro che immaginiamo: un’Italia che punta davvero all’indipendenza energetica, fondata su innova zione, rispetto per l’ambiente e valorizzazione delle risorse del territorio”.
“Questo impianto rappresenta la dimostrazione concreta di come tecnologie avanzate, visione industriale e collaborazione strategica tra attori complementari possano generare già oggi realtà che guardano al futuro della transizione energetica – ha commentato Angelo Baronchelli, Presidente di AB. Il lavoro congiunto tra AB, Koster e IVECO a San Nazzaro Sesia dà un contributo tangibile alla decarbonizzazione e allo sviluppo del biometano in Italia, una fonte sostenibile necessaria per una maggiore indipendenza energetica del Paese. Un progetto che valorizza ogni componente della filiera e in cui AB ribadisce il proprio ruolo di riferimento nell’innovazione energetica al servizio dell’efficienza e della sostenibilità”.
Siro Fabbri, Responsabile Trazioni Alternative IVECO Mercato Italia, ha affermato: “IVECO, grazie a un'esperienza pluriennale nel campo delle trazioni alternative, ha da sempre creduto nel valore del biometano, un esempio virtuoso di economia circolare. Infatti, le sinergie locali, nell’attuale contesto nazionale, continuano a rappresentare il perno attorno a cui ruota il successo del mix multi-tecnologico, grazie ai numerosi investimenti degli energy provider per lo sviluppo sempre più capillare della rete infrastrutturale del biometano in Italia. Ringraziamo tutti gli attori coinvolti in questo importante processo di decarbonizzazione che, passo dopo passo, si concretizza in modo efficiente e sostenibile”.