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Rifiuti Parma, nel 2011 cresciuta ancora la differenziata

Una provincia virtuosa che continua a incrementare la raccolta differenziata e che comincia a ridurre la quantità di rifiuti prodotta. È sostanzialmente questo il quadro che emerge dal report provinciale presentato venerdì scorso nella sede della Provincia e relativo ai dati 2011.

Il trend positivo della raccolta differenziata in provincia di Parma prosegue, passando dal 56,6% del 2010 al 59,7% del 2011 (media provinciale). Il bacino territoriale più virtuoso risulta essere quello della Bassa Parmense (74,7) seguita dalla Pedemontana (73,2%). 

Sono 21 i Comuni che superano a livello provinciale la soglia del 70%, e di questi ben 11 guidano la classifica dei primi 20 nella Regione, una hit all’insegna del Parmense in quanto a parte 4 comuni, compaiono solo nostre realtà. Sempre per quanto riguarda i primati, Fidenza ( 68,8%) è al secondo posto fra i comuni con più di 25mila abitanti mentre Parma città con il 48,5% è al 22esimo posto, penultima città capoluogo della regione.
Il Comune più virtuoso del Parmense continua a essere Soragna, che ha ulteriormente migliorato i suoi dati (85,7%). Conquistano il podio anche Traversetolo (81,9%) e Felino (81,8%) poi via via Trecasali (81,4%), Polesine (81,3%), Roccabianca (81,2%), San Secondo (81,2%), Zibello (80,7%), Sala Baganza (80,2%), Montechiarugolo (80,1%), Sissa (78,1%), Busseto (77,8%), Noceto (77,4%), Lesignano (77,2%), Mezzani (76,5%), Collecchio (75,9%), Fontevivo (74,5%), Sorbolo (74%), Colorno (72,5%), Fontanellato (71,8%), Torrile (71,6%).

Il sistema porta a porta
Alla base degli obiettivi raggiunti c’è un lavoro di squadra: della Provincia, dei Comuni e dei cittadini. In particolare nella differenziata si conferma l’efficacia del sistema di raccolta porta a porta, progressivamente esteso. A partite nel 2005 anche grazie alle scelte operate dal Piano provinciale di gestione rifiuti (Ppgr), le raccolte domiciliari sono arrivate nel 2010 a toccare 26 comuni del territorio (per un totale di 225.000 abitanti) e in previsione per il 2013 c’è l’estensione delle raccolte domiciliari a Tizzano, Monchio, Palanzano e Fornovo oltre a quello di Parma città avviato di recente. Fra gli obiettivi di quest’anno della Provincia c’è anche l’introduzione dopo Felino, del sistema di tariffazione puntale a Sorbolo, Mezzani Medesano e Colorno.

Lo smaltimento
Sul fonte dello smaltimento invece non ci sono novità rilevanti. Nel 2011 nel Parmense sono stati prodotti rifiuti urbani per 260.200 tonnellate e la quota di rifiuti per abitante è diminuita passando a 585 kg/a, contro i 605 del 2010.
Del totale dei rifiuti prodotti, 108.700 tonnellate sono andate a smaltimento e 151.500 tonnellate alla raccolta differenziata.
Per quanto riguarda il destino finale dei rifiuti indifferenziati, nulla è stato smaltito in provincia di Parma: la quota di rifiuto “secco” uscita dai due impianti di preselezione di cui ci si serve per l’indifferenziato (Enia e Comunità montana Ovest) è stata inviata nella grandissima parte agli inceneritori presenti in regione e nello specifico: Piacenza (12.800t), Reggio (7.100t), Modena (3.700t) e Bologna (1.700t). Utilizzate anche le discariche di Poiatica (20.700t) e Novellara (5.800t).

 


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