L'impianto di Biogas di Santhià ha ricevuto la certificazione di fine lavori
L’impianto, che tratterà circa 40.000 tonnellate di rifiuti organici, entrerà a breve in funzione e produrrà compost di qualità e biometano.
"Siamo entusiasti di annunciare il completamento del primo impianto di biogas di Entsorga che utilizza la loro innovativa tecnologia TMB (Trattamento Meccanico Biologico) insieme alla tecnologia di digestione anaerobica di Zenviro Tech”, ha dichiarato Christopher Maloney, Presidente dell'IBA. “Questa è la prima collaborazione per le due società IBA in Italia, e molte altre sono già in programma nei prossimi anni. Il cliente, Iren S.p.A., è una delle maggiori società di pubblica utilità italiane e ha già previsto di ampliare ulteriormente l'impianto per raddoppiare la produzione di biogas. Lo stabilimento di Santhià ha già tutte le caratteristiche per diventare un riferimento globale per il settore".
"L'impianto, che dovrebbe entrare in funzione a maggio di quest'anno, tratterà circa 40.000 tonnellate di rifiuti di cucina” ha dichiarato Pier Cella Mazzariol, Amministratore Delegato di Entsorga SpA “Produrrà quasi 600 m3 /h di biogas, che sarà trasformato in 300 m3/h di biometano e iniettato in un gasdotto vicino. L'impianto di Santhià, che riceverà sostanziosi certificati verdi, incorpora tecnologia e automazione all'avanguardia, i più elevati standard di salute e sicurezza e ben si presta alla valorizzazione dei rifiuti di cucina e alla massimizzazione della produzione di biogas ”. I residui selezionati, principalmente plastiche, saranno trasformati in CSS (Combustibile Solido Secondario), mentre il digestato sarà convertito in compost di alta qualità attraverso il processo brevettato da Entsorga Hebiot®, garantendo la completa circolarità del processo, senza che i residui finiscano in discarica. “Siamo anche particolarmente soddisfatti dei tempi di costruzione, solo 12 mesi” ha continuato Mazzariol “Un risultato notevole, soprattutto tenendo conto del contesto di emergenza sanitaria in cui abbiamo lavorato”.
L'impianto serve la zona nord Piemonte e in particolare la Provincia di Vercelli. Considerando l'attuale tasso di raccolta differenziata nel Nord Italia, l’impianto può soddisfare una popolazione circa 730.000 abitanti. La società Territorio e Risorse S.r.l. è nata nel 2009 per realizzare l'impianto di Santhià e produrre compost partendo da rifiuto organico da cucina (FORSU). A Febbraio 2016 ha ottenuto l’autorizzazione all’aumento della capacità di trattamento, per affiancare al processo di compostaggio anche la Digestione Anaerobica. Nel 2018 ha ottenuto l’autorizzazione alla produzione di Biometano avanzato dal Biogas.
Il processo di compostaggio
La produzione del compost parte mescolando i rifiuti organici e il digestato derivante dalla sezione di digestione anaerobica con un materiale di origine soprattutto vegetale, preparando una miscela che viene disposta in cumuli utilizzando il carroponte automatizzato Spider: il materiale è così pronto ad essere sottoposto al trattamento biologico di digestione aerobica. Il processo avviene in ambiente chiuso ed è accelerato attraverso un meccanismo di aerazione forzata, monitorando aria, temperatura e umidità con un sistema ad alto livello di automazione. Questo confinamento consente anche un controllo altamente efficace degli odori, grazie all’utilizzo di un biofiltro brevettato. Dopo circa 40 giorni la miscela fermentata viene raffinata con un sistema di vagliatura per eliminare le parti non compostabili (inerti, plastica, vetro, …) ed è quindi avviata alle biocelle per le fasi di maturazione più lenta e di stoccaggio. Trascorso un minimo di 90 giorni da quando i rifiuti sono arrivati in impianto, il compost è pronto per essere utilizzato.
La sezione di digestione anaerobica
La Digestione Anaerobica si affianca al compostaggio come suo naturale complemento. I due processi sono organizzati in serie: nella prima fase la frazione organica subisce un trattamento meccanico e una degradazione biologica a caldo in assenza di ossigeno, che produce biogas e un prodotto solido intermedio, il digestato. Nella seconda fase il digestato si trasforma in compost, completando il ciclo di recupero del rifiuto, e il biometano è estratto dal biogas attraverso un sistema di upgrade. La linea include anche un gasometro di 500 m3 e una torcia di emergenza.
La tecnologia e il layout di impianto – basata sull’esperienza decennale e internazionale di Zenviro Tech, società leader nello sviluppo di digestori anaerobici - è stata ulteriormente sviluppata per l’impianto di Santhià dalla collaborazione tra Entsorga e Zenviro Tech.
L’impianto aggiunge ulteriori vantaggi al compostaggio:
- produzione biogas utile a produrre energia rinnovabile (combustibile avanzato come il Biometano e/o energia elettrica)
- compatibilità ambientale
- autosufficienza energetica
- alta automazione
- ottimizzazione generale dell’impianto
- impegno limitato di superficie
Punti di forza:
- totale sicurezza e minimo impatto ambientale e sanitario: nell’ambiente esterno non vengono rilasciati né odori né polveri. Tutte le operazioni si svolgono in ambiente chiuso e in leggera depressione.
- ridotti costi di gestione e manodopera: la completa automazione dell’impianto riduce l'accesso alle aree di trattamento dei rifiuti, proteggendo la salute e garantendo la sicurezza degli operatori.
- bassi consumi energetici grazie all'utilizzo di attrezzature ad alta efficienza (carroponte Spider).