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Decreto-legge Terra dei fuochi: il punto del Governo

Il governo ha fatto il punto sull’attuazione del decreto-legge Terra dei fuochi, approvato lo scorso luglio, e sulle prossime mosse per la bonifica e la messa in sicurezza dell’area più compromessa d’Italia dal punto di vista ambientale.

Decreto-legge Terra dei fuochi: il punto del Governo

Nella sede della Prefettura di Caserta, il governo ha fatto il punto sull’attuazione del decreto-legge “Terra dei fuochi”, approvato lo scorso luglio, e sulle prossime mosse per la bonifica e la messa in sicurezza dell’area più compromessa d’Italia dal punto di vista ambientale. All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, il ministro della Salute, Orazio Schillaci, la viceministra dell’Ambiente, Vannia Gava, i commissari straordinari Fabio Ciciliano e Giuseppe Vadalà, i procuratori competenti, i prefetti di Napoli e Caserta e i vertici delle forze dell’ordine.

Il bilancio delle prime settimane di attività mostra numeri significativi: controllati oltre seimila veicoli, effettuati 155 sequestri, denunciate 148 persone, nove gli arresti. Le sanzioni elevate superano 1,7 milioni di euro. Segnali di un cambio di passo, che secondo Mantovano derivano da una collaborazione rafforzata tra polizia giudiziaria e magistratura.

Il decreto, ha ribadito il sottosegretario, non è solo un intervento ambientale di lungo periodo, ma anche una “bonifica dai traffici criminali” che hanno segnato la storia della Terra dei fuochi. L’esecutivo si è dato un cronoprogramma preciso, con l’obiettivo di centrare i risultati entro la fine della legislatura.

Dal Viminale è arrivato il dettaglio dei controlli effettuati tra giugno e settembre: 266 attività economiche verificate, quasi 300 persone denunciate e un calo dei roghi, considerato effetto diretto della maggiore presenza dello Stato. Piantedosi ha parlato di una fase “sperimentale” che ora dovrà diventare strutturale, accompagnata da un’educazione culturale e dalla vigilanza per evitare che le bonifiche finiscano sotto l’interesse criminale.

Il capitolo salute è stato affrontato dal ministro Schillaci, che ha richiamato i progetti avviati dal 2013 dall’Istituto Superiore di Sanità e proposto una visione integrata “One Health”, che unisce uomo, animali e ambiente. Al centro, la necessità di estendere gli screening oncologici mirati e di rafforzare la prevenzione, cruciale tanto per la tutela dei cittadini quanto per la sostenibilità del sistema sanitario.

Sul fronte operativo, la viceministra Gava ha confermato lo stanziamento di 60 milioni di euro per la rimozione dei rifiuti e la caratterizzazione dei terreni, con un cronoprogramma che va da settembre 2023 a febbraio 2027. Ha ricordato inoltre l’impegno complessivo del governo nell’economia circolare, con oltre due miliardi di fondi PNRR destinati a nuovi impianti e al superamento del cosiddetto “turismo dei rifiuti”. “Questo decreto – ha aggiunto – è fondamentale per riorganizzare la tutela penale e ambientale e per restituire i territori ai cittadini”.

Accanto agli interventi tradizionali, prende forma anche una strategia tecnologica: sistemi di videosorveglianza integrata, droni a pilotaggio remoto e intelligenza artificiale per tracciare i veicoli sospetti e intervenire in flagranza. Strumenti che, ha sottolineato il tavolo, non sostituiranno l’azione repressiva ma serviranno a renderla più rapida ed efficace, trasformando quella che oggi è emergenza in gestione ordinaria.

 

Foto: L'incontro sui risultati conseguiti in seguito all’entrata in vigore del decreto-legge “Terra dei Fuochi”. licenza CC-BY-NC-SA 3.0 IT

 


RIMA cilindri oleodinamici per la raccolta dei rifiuti