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Mascherine chirurgiche e smaltimento: saranno le nuove borse di plastica?

Nella cosiddetta fase 2 si stima che in Italia saranno necessarie circa 40 milioni di mascherine al giorno. Che fine faranno?

Mascherine chirurgiche e smaltimento: saranno le nuove borse di plastica?

40 milioni di mascherine chirurgiche e non che ogni giorno saranno utilizzate e che dovranno poi essere smaltite. Pensiamo pure che siano numeri alti e che non tutti (anche perché non ci sono) utilizzeranno ogni giorno un nuovo dispositivo di protezione. Anche se ridimensioniamo il numero, rimane ugualmente il problema di un nuovo rifiuto (in grandi quantità) che deve essere avviato a smaltimento. Francesco Saverio Violante, docente dell’Alma Mater e direttore della Medicina del lavoro del Policlinico Sant’Orsola di Bologna, in un’intervista alla testata Dire parla di circa 300 tonnellate di rifiuti al giorno composti da solo mascherine e dichiara:

A un certo punto bisognerà "aprire il Paese. Cosa significa? Che dovremo uscire tutti con la mascherina sul viso", afferma l’esperto. L’Italia conta "una popolazione attiva di 25 di milioni di persone e altre escono per altre necessità", continua Violante: dunque, "se l’oggetto di cui stiamo parlando è una mascherina chirurgica usa e getta, stiamo parlando di 40 milioni di mascherine al giorno, questo è il fabbisogno del nostro Paese".

Di conseguenza, "è chiaro che si pone il problema di rendere il Paese capace di diventare totalmente autonomo rispetto a questo tipo di produzione e anche molto rapidamente", aggiunge Violante: un tema "che riguarda non solo la produzione della mascherina ma anche il tessuto giusto con cui deve essere prodotta, senza il quale non ha le caratteristiche che dovrebbe". A questo si associa il problema dello smaltimento. "Bisogna considerare che una mascherina chirurgica - avverte il docente dell’Alma Mater - pesa in un range tra i 5 e 12 grammi, facciamo 8-9 di media": quindi "moltiplicando per 40 milioni, arriviamo a 300 tonnellate di rifiuti che vengono prodotti in un giorno. Considerando che il tessuto non tessuto è fatto di polipropilene o altre materie plastiche di questa natura, immaginatevi queste centinaia di tonnellate di rifiuti che devono essere smaltite, cosa ne facciamo? Le mandiamo in discarica, le bruciamo perchè le consideriamo rifiuti contaminati dal punto di vista biologico?".

Insomma, quando si parla di mascherine "bisogna considerare anche il ciclo vitale, dall’inizio alla fine", sottolinea Violante: perchè questi dispositivi di protezione "rischiano di diventare come i sacchetti di plastica che inquinano i nostri mari".

Stesso discorso si potrebbe fare per i guanti...

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