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Ingrid: accumulare energia elettrica rinnovabile per riutilizzarla quando serve

Ingrid: accumulare energia elettrica rinnovabile per riutilizzarla quando serve

Lo sapevate che la Puglia è la prima regione per esportazioni di energia elettrica (da fotovoltaico ed eolico) in Italia? Grazie al progetto europeo Ingrid si stanno studiando le potenzialità delle tecnologie basate sull’idrogeno nel bilanciamento dell’energia elettrica per immagazzinarla e sfruttarla quando c'è carenza.

 

Nel 2014, le rinnovabili hanno coperto in Puglia circa la metà dei consumi elettrici regionali. Dieci anni prima erano quasi inesistenti, essendo la Puglia l’unica regione italiana senza una produzione idroelettrica. Dal 2000 al 2014, infatti, a fronte del raddoppio italiano la produzione di rinnovabili in Puglia è aumentata di 29 volte.

La Puglia è la prima regione per esportazioni di energia elettrica in Italia: circa la metà della propria produzione di energia è esportata (a fronte di una produzione di energia elettrica lorda pari a 38.102 GWh per il 2014, i consumi si attestano solo a 17.050 GWh). In altre parole: la Puglia è diventata una regione leader in Italia per produzione di energia elettrica da fotovoltaico ed eolico. Questa situazione costituisce un unicum a livello nazionale e ha un effetto importante sulle reti elettriche regionali.

Nel 2015, a livello mondiale, la capacità installata da FER (fonti di energia rinnovabile) ha superato i 600 GW, 6 volte il valore previsto dalla IEA (International Energy Agency) nel 2000.

Nel 2016, in Italia, il fotovoltaico copriva circa l'8% della domanda energetica nazionale. In Puglia, la capacità installata da fotovoltaico ha raggiunto 2.490 MW, 16 volte l’obiettivo previsto dal Piano Energetico Regionale (150 MW per il 2016).

Il progetto INGRID

L'accumulo di energia sta diventando una questione cruciale per bilanciare e integrare grandi quote di energia rinnovabile intermittente e migliorare l’efficienza e l’affidabilità della rete elettrica. Lo stoccaggio di idrogeno rappresenta una strada percorribile per aumentare l’offerta di energia a emissioni zero grazie alla sua elevata densità e reversibilità.

Il progetto europeo di ricerca INGRID ha l’obiettivo di dimostrare come e in quale misura le più recenti tecnologie ICT per il monitoraggio in tempo reale delle reti di distribuzione intelligenti, unitamente alle potenzialità connesse allo stoccaggio di idrogeno allo stato puro, consentiranno l’integrazione delle rinnovabili nel bilanciamento della domanda e dell’offerta di energia.

A tal proposito è stato costruito a Troia (FG) un impianto pilota da 39MWh di INGRID costituito da un elettrolizzatore da 1.2MW, un sistema di accumulo dell’idrogeno solido, una cella a combustibile e sistemi ICT di monitoraggio e controllo in tempo reale. Sfruttando l’energia solare ed eolica, l’idrogeno prodotto dall’elettrolizzatore in forma gassosa viene assorbito da dischi di magnesio, che formano composti stabili con l’idrogeno chiamati idruri di magnesio e consentono di conservarlo in forma solida. In questo modo, l’idrogeno può essere trasportato in maniera sicura e messo a disposizione di utilizzatori industriali, oppure può essere estratto dai dischi di magnesio e utilizzato come combustibile a zero emissioni per la mobilità elettrica. Inoltre, grazie alla cella a combustibile, l’idrogeno accumulato può essere nuovamente convertito in energia elettrica e re-immesso nella rete quando le condizioni di carico lo consentono.

Il progetto europeo vede la partecipazione di otto partner da quattro Paesi (Italia, Francia, Belgio e Spagna): Engineering Ingegneria Informatica (coordinatore), ARTI Puglia, e-distribuzione, RSE – Ricerca sul Sistema Energetico e Studio Tecnico BFP per l’Italia; McPhy Energy per la Francia; Hydrogenics per il Belgio e Tecnalia per la Spagna. 


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