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5 Giugno, il giorno dell'ambiente

5 Giugno, il giorno dell'ambiente

La Giornata Mondiale dell'Ambiente quest'anno è dedicata alla lotta all’inquinamento da plastica. Lo slogan coniato dal Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente è #BeatPlasticPollution.

Da quando il chimico italiano Giulio Natta scoprì il Polipropilene isotattico, che gli è valso nel 1963 il Premio Nobel per la chimica insieme al collega tedesco Karl Ziegler, i materiali polimerici derivati dal petrolio, che comunemente chiamiamo plastiche, costituiscono la maggior parte degli oggetti che utilizziamo tutti i giorni; questo perché il basso costo, l’alta funzionalità e l’estrema resistenza rendono la plastica adatta a mille usi, dai contenitori usa e getta alle valvole cardiache. Ma in pochi anni la sua grande diffusione si è anche trasformata in un'emergenza ambientale. Infatti, da un recente studio dell’ENEA è emerso che oggetti e frammenti di plastica rappresentano oltre l’80% dei rifiuti raccolti sulle coste e nelle acque del Mediterraneo. Negli ultimi dieci anni la produzione della plastica è stata superiore a quella di tutto il XX secolo e, secondo il Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente (UNEP), se non si inverte il trend attuale, nel 2050 nei mari ci sarà più plastica che pesce.

Proprio l'UNEP ha lanciato una campagna per invitare noi tutti a non utilizzare i prodotti usa e getta ma preferire prodotti che possono essere utilizzati più e più volte. 

L'Enea, invece ha stilato una lista di consigli e accorgimenti per ridurre la nostra impronta ecologica:

Non utilizzare prodotti usa e getta: La goccia di petrolio che serve per creare un bicchiere di plastica, che si usa per pochi minuti, impiega 70 milioni di anni a formarsi. Riflettiamo sul fatto che si fabbricano oggetti che si utilizzano per pochi minuti con materiali che durano per sempre. L'UE ha proposto nuove regole che introdurranno il divieto di commercializzare alcuni prodotti di plastica: laddove esistono alternative facilmente disponibili ed economicamente accessibili, gli oggetti monouso saranno esclusi dal mercato. Oltre ai bastoncini per le orecchie a alle cannucce, il divieto si applicherà a posate, piatti, mescolatori per bevande e aste per palloncini, tutti prodotti che dovranno essere fabbricati esclusivamente con materiali sostenibili.

Utilizza tessuti realizzati con fibre naturali: da studi recenti è emerso che per ogni lavaggio in lavatrice si possono scaricare fino a 700mila microfibre, la maggior parte di origine sintetica, che a causa delle dimensioni ridotte non vengono trattenute dagli impianti di depurazione delle acque reflue e si diffondono nell'ambiente. I tessuti realizzati con le fibre naturali sono più idonei per l’ambiente in quanto rilasciano quantità inferiori di microfibre ed essendo traspiranti sono più adatti anche per il nostro corpo.

Bevi l'acqua del rubinetto: Per ogni litro di acqua imbottigliata se ne consumano almeno 5 di acqua di processo e si usano 35 g di plastica, pari a 100 cm3 di petrolio, producendo 80 grammi di CO2. Per trasportare una bottiglia di plastica si consumano mediamente circa 20 cm3 di petrolio con emissione di 48 grammi di CO2. Ogni anno in Italia si consumano 270 litri di acqua minerale pro capite, equivalente a 180 bottiglie da 1,5 litri con un impatto ambientale pari a 22 litri di petrolio, 108 litri d'acqua e 23 kg di CO2.

Utilizza shopper bag riutilizzabili, biodegradabili o compostabili: Il consumo mondiale annuale di sacchetti di polietilene è stimato in 500 miliardi. Da studi ENEA è emerso che la maggior parte dei frammenti di plastica ritrovati in mare, nei laghi e lungo le spiagge derivano dalla degradazione di sacchetti di polietilene i cui frammenti (<2,5 cm) rappresentano il 22% dei rifiuti plastici che invadono le nostre spiagge. La maggior parte di essi viene utilizzata una sola volta e poi gettata via.

Evita l'utilizzo di bottiglie di plastica: le bottiglie di plastica sono state rinvenute nel 92% delle spiagge italiane monitorate (studio ENEA). Per produrre le bottiglie per l’acqua usate in un anno negli Stati Uniti, occorrono 17 milioni di barili di petrolio (mentre il 20% della popolazione mondiale non ha accesso all’acqua potabile). Per portare l’acqua sempre con noi, possiamo utilizzare bottiglie riutilizzabili per un tempo più lungo.


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