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Montagna 2000: nuovo investimento PNRR da 1.2 milioni euro per ridurre le perdite idriche e digitalizzare le reti

Un ulteriore, importante, tassello per gli investimenti sul territorio gestito dalla società in house. Il punto con Alessandro Berzolla, Amministratore Unico Montagna 2000 Spa.

Montagna 2000: nuovo investimento PNRR da 1.2 milioni euro per ridurre le perdite idriche e digitalizzare le reti

Montagna 2000 ha ottenuto un importante finanziamento dal PNRR. Dr Berzolla, ci può indicare di cosa si tratta e come saranno spesi i fondi?

“Montagna 2000 Spa realizzerà un importante progetto di investimento che avrà come scopo la riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell'acqua dei diversi comuni soci, come richiesto dal Ministero a livello nazionale e comprende la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti in modo da rendere più efficiente il controllo dei consumi, ridurre gli sprechi e meglio monitorare le problematiche di disponibilità dell'acqua durante i periodi di maggiore siccità. L’investimento sarà pari a € 1.175.798 e sarà finanziato per circa il 90% (€ 1.055.798), quindi non sarà recuperato dalle tariffe. Il finanziamento è riferito alla linea di investimento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per l’efficientamento del sistema idrico gestito da Montagna 2000 mediante l'installazione di sistemi di misura e la distrettualizzazione delle reti idriche e segue quello altrettanto fondamentale legato al segmento fognatura e depurazione che vale un importo analogo e che permetterà alla società di alienare gli impianti obsoleti a favore di installazione più grandi e moderne. E’ particolarmente importante sottolineare come la società è stata capace, sotto il profilo tecnico ed amministrativo, di candidare e vedere ammessi due importanti progetti di miglioramento per l’intero territorio. Se la riduzione delle perdite è un elemento piuttosto dibattuto non si dà probabilmente il giusto rilievo agli investimenti del segmento fognatura e depurazione che rappresentano però uno degli elementi con i quali si può restituire al ricettore un’acqua pulita per successivi utilizzi”.

Dr. Berzolla, avete recentemente approvato il bilancio 2023. Ci può descrivere i dati salienti e gli investimenti realizzati?

“Il bilancio 2023 rappresenta per la società il migliore risultato di sempre sotto il profilo del conto economico che però rappresenta solo una parte del lavoro svolto, perché occorre evidenziare l’enorme mole di investimenti fatti sul territorio, sia finanziati a tariffa che con importanti contribuzioni pubbliche come, in via indicativa e non mai esaustiva, quelli legati alla ordinanza di protezione civile OCDPC 906/2022 ed ai fondi FSC-POA 2014-2020 e che ci vede, durante la nuova gestione, superare i 12 milioni di euro complessivi di opere eseguite e che rappresentano un valore importante per tutto il territorio.

Al riguardo, non vorrei dimenticare il positivo indotto legato al lavoro diretto ed indiretto della gestione e degli investimenti che vede oggi occupare oltre cinquanta dipendenti e consentire a numerose micro e piccole imprese del territorio di trovare fonte di sostentamento per i propri addetti.

Il risultato economico è conseguenza di una gestione industriale oculata che tiene sotto controllo i costi e cerca di ottemperare alle obbligazioni regolatorie; è costruito all’interno di una gestione sana e prudente che ci vede iscrivere a bilancio oltre due milioni di euro di accantonamenti che costituiscono un asset per il futuro nel caso di mutamenti dello scenario.

Ma ripeto, è il tema degli investimenti che detta il futuro dell’azienda. Gli investimenti dal 2016 al 2023 ammontano ad oltre 12 milioni di euro spesi sul territorio, per il territorio e che hanno garantito maggiore resilienza al sistema idrico della collina parmense occidentale adoperandosi per primi nel settore delle rinnovabili nelle utilities con la centrale idroelettrica intitolata a Pierluigi Ferrari ex vice Presidente delle provincia di Parma. Ricordiamoci come abbiamo dovuto affrontare la crisi idrica nel 2017 e come l’abbiamo affrontata nel 2022 e l’anno scorso: seppur più forte sotto l’aspetto climatico (scarsità di precipitazioni e temperature medie) negli ultimi due anni, la gestione da parte della società è stata più efficace ed efficiente proprio per merito degli investimenti fatti.

Mi piace sottolineare ancora il fatto che gli investimenti di questi anni si sono focalizzati anche sulla produzione di energia rinnovabile e sul risparmio energetico. La centrale idroelettrica di Nola-Frasso per esempio ha prodotto 4 milioni di KW dal 2019, portando ad un ricavo di Euro 500,000 e una non emissione nell’ambiente di CO2 pari a 2.000 tonnellate. Ma non dimentichiamo gli impianti fotovoltaici costruiti sui depuratori principali e sui piccoli impianti sparsi nel territorio che incrementano la copertura del nostro fabbisogno attraverso energie pulite e quindi il risparmio dei costi. Montagna 2000 continuerà ad investire nelle energie rinnovabili a conferma del suo ruolo di attore locale nella sfida ambientale da affrontare.

Ecco perché sono convinto che il risultato economico non sostanzi completamente il lavoro fatto dalla società e dalle sue donne e uomini e per questo cerco di portare l’attenzione anche su altri elementi che sono altrettanto importanti nel medio e lungo termine”.

Dr. Berzolla, lei è stato confermato alla guida della società per i prossimi anni.

“Mi ha fatto particolarmente piacere che i soci mi abbiano chiesto di impegnarmi in un nuovo mandato che ci porterà molto vicini al termine della concessione nel 2027.

Se penso al momento della chiusura del mandato precedente penso al coronamento di un percorso di risanamento iniziato alla fine del 2015 e che ho seguito prima come socio, poi come osservatore e negli ultimi anni come amministratore unico; un percorso che restituisce nelle mani dei soci una società che ha fatto fronte agli impegni economici, finanziari e regolatori.

Guardando al nuovo mandato penso ad un piano industriale 2024 - 2027 che definisca come si arriva al termine della concessione e con quale percorso di consolidamento possibile; una sfida non banale all’interno di un mercato regolato come quello dell’idrico”.

 


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